I giardini del popolo italiano, dove la fratellanza diviene musica. di Antonio Tarallo
L'Italia che si è assaporata ieri è un Italia differente da quella che comunemente siamo abituati a vedere raccontata sui giornali e sui social. Non una grande agorà, dove ognuno vuole avere ragione. Ieri si è vissuto un unico respiro che aveva sapore dolcissimo: quello della fratellanza. Ieri, in occasione della festa della Repubblica, i giardini del Palazzo del Quirinale, sede del Presidente della Repubblica, erano aperti alla “grande famiglia” – definiamola pure così – che è il popolo italiano.
Nell'entrare il colpo d'occhio, a livello artistico, è grande, imponente e suscita stupore. E’ stata un Italia differente quella di ieri. Un'Italia che non vede divisioni, steccati e barriere. La musica delle diverse bande militari che si sono alternate nel pomeriggio, hanno creato un’atmosfera di altri tempi, e il vedere la partecipazione serena, sorridente, di molti italiani ha dato un po’ di calore a una umanità quasi persa.
Dà speranza, questo evento ormai consolidato dalla presidenza Ciampi, a un Italia troppe volte martoriata e che siamo abituati a vedere sempre divisa in piccole controversie che invece, forse, potrebbero essere superate dal buon senso, unico strumento di costruzione civile.
So bene che tutte queste parole possono sembrare agli occhi di molti, un cumulo di banalità, perché – diciamoci pure la verità – quando si parla di nazione, quando si parla di patria, quando si parla di valori così semplici, siamo ormai abituati a cadere nell’idea che tutto ciò è banale. E, in un mondo dove il semplice, il genuino è messo di un angolo, non nascondo che è difficile andare controcorrente. Eppure, la manifestazione di ieri, è stata in pieno spirito di “inclusione”, di fratellanza, di pace, e direi gioia. Infatti, sono stati molteplici gli episodi che potevano destare a uno sguardo un po' più attento, considerazioni e riflessioni varie. E il bello che tutto ciò non poteva che nascere dal sentimento, parola arcana ormai del Tempo di Oggi.