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Debora Scalzo intervista l'Attrice Denise Capezza

IMG 20171123 WA0013Sono davvero molto felice, di aver avuto il piacere di intervistare Denise Capezza. La nostra amata Marinella di Gomorra-La Serie, ma non solo, attrice italiana molto apprezzata all'estero. In Turchia è una star che c'è la invidiano, dove negli anni scorsi tra pubblicità, film e serie tv è diventata appunto una celebrità. Una ragazza napoletana che cresce tra tutù e palcoscenici, che dopo 15 anni di studi accademici, si diploma in danza classica moderna e contemporanea, ma che a causa di un infortunio al ginocchio è costretta a fermarsi.

Spontaneamente si avvicina al mondo della recitazione, e verrà scelta da un'importante produzione estera, come protagonista della serie Tv Turca "UCURUM". Vola a Istanbul, impara il turco in 3 mesi e nonostante la giovanissima età, affronta scene molto dure e difficili.

E' Felicia Matei, una giovane ragazza moldava, vittima del traffico di prostituzione. Il pubblico turco se ne innamora, e dopo due stagioni fortunate della serie, sarà protagonista in altri progetti importanti televisivi e cinematografici come: "INADINA YASAMAK", "DUSLER VEUMUTLAR", "YEP YEK". Impara il linguaggio dei segni turco, per interpretare la sordomuta Canan, in una serie TV che racconta i conflitti tra curdi e turchi.

Grazie a questa importante esperienza estera, decide di rientrare in Italia e dopo poco tempo verrà scelta dal Regista Stefano Sollima per interpretare la "bella, malinconica e fatale Marinella" in Gomorra - La Serie, vittima e al contempo, carnefice del mondo della camorra, nuora di Scianel, moglie di Lelluccio, ma innamoratissima dell'autista della suocera Mario Cantapane, lei la bella e malinconica ragazza di Scampia.
Un anno importante il 2017, dove recita al fianco dell'attore Clive Owen nello short movie noir "KILLER IN RED" per Campari, diretta dal Regista Premio Oscar Paolo Sorrentino. A San Valentino la vedremo al cinema, in una commedia in cui sarà tra i protagonisti.

Denise è una bravissima attrice, emana bellezza, bellezza che viene da dentro, da quel calore e quella passione napoletana. Denise è quella semplice ragazza che con molti sacrifici, professionalità e genuinità ha realizzato il suo sogno, arrivando nel cuore degli italiani, come futura promessa del cinema italiano.

1) Cosa ti fa perdere il sorriso e cosa ti fa ritrovare il sorriso?

Le ingiustizie impunite spesso mi fanno perdere il sorriso. Sono sempre stata, fin da bambina, uno spirito combattivo, molto sensibile alle discriminazioni e più in generale alle umiliazioni nei confronti dei più deboli, litigavo con i compagni di classe bulli e prepotenti e  spesso ci perdevo anche il sonno. Ancora oggi soffro a causa di queste problematiche, ma ho più forza per reagire attivamente, anche nel sociale. L’amore nelle sue forme più svariate e la passione per il mio lavoro mi fanno ritrovare spesso il sorriso.

2) Come pensi si possa fermare la violenza di genere, su donne, uomini e bambini?

Educando al rispetto fin dall’infanzia. Questa è un’epoca molto pericolosa dove tutto è concesso e dove non si rispetta più niente e nessuno, un’epoca di “sciacallaggi” mediatici ed apatici, che se ne frega delle questioni importanti, un’epoca in cui milioni di ragazzi utilizzano sui social network frasi violente e fortemente offensive soprattutto nei confronti delle donne, restando impuniti. Nell’era dell’omologazione è di fondamentale importante che fin dall’infanzia i giovani vengano educati al rispetto e all’empatia e che abbiano dei modelli sani ai quali ispirarsi, perché se si cresce senza radici e nella credenza che tutto è concesso, la violenza non farà che aumentare.

3) In Gomorra La serie, interpreti Marinella, la sposa giovanissima di Lelluccio Magliocca, arrestato dopo il matrimonio. Ti ritrovi a vivere sorvegliata e umiliata dalla suocera Scianel e a iniziare una relazione clandestina con il suo autista Mario Cantapane, un uomo diverso, il vero amore. Com'è stato interpretare il ruolo di Marinella, una donna definitiva donna-coraggio e quanto c'è di Marinella in Denise?

Ho cercato di dare profondità al personaggio, immaginandola innamorata di Mario Cantapane (anche se non specificato nel copione), con il quale spontaneamente, dopo sette anni di reclusione e lontananza dagli affetti, inizia una relazione clandestina che rappresenta la sua unica libertà. La storia di Marinella mi ha colpito fortemente, come un pugno allo stomaco.. è stato semplice capire come interpretarla. Ho immaginato di aver vissuto la sua vita e, in maniera naturale, è cambiato il mio modo di osservare, di parlare, di amare.

Se c’è qualcosa di me in Marinella? Mi ispiro spesso ad una frase di Meryl Streep: “Recitare non significa diventare qualcosa di diverso da te stesso, bensì trovare le somiglianze in quelle che sembrerebbero diversità, per poi buttarcisi dentro”. E uno dei punti in comune con Marinella è il coraggio: il suo, però, è quello di una persona che non ha, ormai, nulla da perdere; al contrario, il mio deriva dalla volontà di difendere ciò che ho di più caro al mondo. Ho avuto fin da subito un rapporto molto viscerale con questo personaggio! E’ stato un lavoro interessante e di crescita perché mi sono confrontata con delle scene intense e perché man mano che la interpretavo scoprivo nuove sfumature della sua personalità. Calarsi nei suoi panni è stato emozionante perché la sua è una storia autentica.

4) Sei una giovane attrice italiana molto amata in Italia e all'estero, che lavora con dedizione e successo, hai qualche consiglio da dare alle giovani donne che vogliono intraprendere questa passione, come lavoro di vita?

Grazie per il “molto amata in Italia”.. ma credo che il pubblico italiano mi conosca ancora poco! Sono rientrata in patria da soli tre anni, dopo aver vissuto ad Istanbul per quasi quattro, dove ho lavorato in diverse produzioni televisive e cinematografiche recitando in lingua turca. Il mio è stato un percorso molto complesso che parte dalla danza classica per poi arrivare al teatro e al cinema. Non mi piace dispensare consigli ma, secondo la mia esperienza, posso dire.. “Non pensate al successo immediato ma costruitevi un percorso artistico solido che possa durare nel tempo ed intraprendete questo percorso solo se avete una forte passione che non vi fa dormire la notte. E siate curiosi del mondo.. Imparate il più possibile!

5) Recentemente sei stata diretta da Paolo Sorrentino per il cortometraggio Campari "Killer in Red", com'è stato lavorare con lui?

È stata un'esperienza divertente! Nel corto mi veniva richiesto unicamente di camminare in modo sensuale flirtando con il personaggio interpretato da Clive Owen. Insomma.. non avevo ansie da prestazione e  quando sono arrivata sul set, nello storico Teatro 5 di Cinecittà, ero tranquilla ma molto affascinata. A mia grande sorpresa, quando ho incontrato Paolo per la prima volta, mi si è letteralmente seccata la lingua e non sono riuscita a dire nulla di più di un “si”, “no”, “ok”!
Poi, abbastanza velocemente ho capito che quella tensione era sciocca ed immotivata, tanto più che Paolo si è rivelato essere una persona
davvero simpatica e piacevole, oltre che un grande professionista. Vi racconto un aneddoto..

Sul set c’erano diverse attrici straniere e spesso la troupe mi si rivolgeva in inglese pensando che lo fossi anch'io. Tra questi, il direttore della fotografia che, avvicinandosi, "Sorry, can you …”. Quindi Paolo, con piglio sbrigativo ed ironico, lo interrompe dicendo in dialetto “Guarda che questa è di Portici”!! .. Che dire? Avrei voluto vivere quel set molto più a lungo!

6) Progetti futuri?

Ho recentemente ultimato le riprese di “San Valentino Stories”, una commedia in uscita a Febbraio al cinema, dove interpreto un personaggio divertente e fiabesco!

7) Il tuo messaggio personale a chi ha subito violenza di genere?

Il vostro inno “malgrado la sofferenza io resto così.. con il sole sul viso” è emblematico. Non lasciate che la sofferenza ed i vostri aguzzini si portino via la parte migliore di voi!

di Debora Scalzo