Fattore Beta | Casanova

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Ha debuttato al teatro Brancaccio di Roma un nuovo spettacolo, tutto italiano, che porta la firma di uno dei musicisti più amati, Red Canzian, il bassista dei mitici Pooh.

La popolarissima band si è congedata qualche anno fa dopo un quarto di secolo di musica pop e i suoi componenti si sono lanciati in carriere personali tra le più diverse pur restando nell’ambito musicale. Qualcuno, come il batterista Stefano D’Orazio, ci ha lasciato prematuramente, altri, come Canzian, si è buttato anima e corpo nella realizzazione del musical Casanova, il famoso personaggio veneziano che accese il 1700 con le sue avventure per lo più amorose facendo del suo nome un sinonimo di rubacuori ancora oggi in voga.

Proprio sul mito di Dongiovanni, nomen omen, il compositore trevigiano ha basato la trama dello show che ha composto dedicandoci tre anni della sua vita. Al di là delle musiche, egregiamente cantate da Gian Marco Schiaretti nel ruolo del seduttore al ritorno in laguna dopo l’esilio e da tutto il cast artistico, colpiscono i costumi, 120 in totale, disegnati da Desirée Costanzo per l’Atelier Stefano Nicolao, nomination all’Oscar per i costumi della pellicola Eyes Wide Shut, – ve la ricordate?

A causa di questo film ci fu la separazione di Nicole Kidman da Tom Cruise – e le coreografie di Martina Nadalini e Roberto Carrozzino a riempire di emozioni la regia di Emanuele Gamba.

Questa squadra di talenti ha dato vita ad uno show coinvolgente e raffinato in grado di inchiodare lo spettatore alla poltrona nonostante le due ore di durata. Un vero e proprio kolossal musicale dove troviamo Venezia , le sue calli, i suoi bàcari , i palazzi della nobiltà , piazza San Marco, la laguna: tutte immagini realizzate personalmente da Red Canzian che ha fotografato i luoghi deserti durante il lock down, successivamente le ha trattate al computer in modo da restituire ambientazioni di un iperrealismo spiazzante capaci di trasportare gli spettatori dentro luoghi incantati.

Musica, realtà immersiva e sfavillio di luci accompagnano Casanova nella strenua difesa della Serenissima dagli attacchi di chi vuole venderla allo straniero. La scena del duello di spade con il rivale Alvise è una chicca che lascia con il fiato sospeso e la dobbiamo grazie all’intervento di Stefano Pantano, campione olimpionico di scherma che è riuscito nel difficile compito di trasmettere agli attori la tecnica necessaria a rendere realistico un evento tragico e pericoloso .

Naturalmente se largo spazio è dato alla fama di rubacuori del Don Giovanni, tra una peripezia e l’altra si arriva fino al ravvedimento e all’incontro con l’amore della sua vita, la nobile Francesca Erizzo.

La storia è tratta dal best seller di Matteo Strukul “Giacomo Casanova-la sonata dei cuori infranti” . Canzian ha scelto di raccontare la sua storia perché fino ad oggi nessuna opera aveva mai celebrato la città di Venezia, luogo dei sogni di tutta l’umanità, e soprattutto perché se Casanova è stato un grande avventuriero e universale amante impenitente egli non può e non deve essere relegato ad un ruolo né tantomeno raccontato in chiave monotematica in quanto una delle figure storiche più interessanti che il nostro paese possa vantare.

Casanova infatti fu un poeta, un alchimista e un diplomatico che seppe vegliare sulla sua meravigliosa città.

di Roberta Beta

About Post Author

Roberta Beta

Roberta Beta è diventata personaggio pubblico nel 2000 grazie alla sua partecipazione alla prima edizione del padre di tutti i reality show IL GRANDE FRATELLO. È giornalista, speaker radiofonica e opinionista televisiva. Cos'è Fattore Beta? https://bit.ly/3LngFd4
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