FATTORE BETA | Dr. Jekyll e Mr. Hyde

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Il Teatro Stabile del Giallo è ormai una realtà consolidata a Roma Nord. La compagnia è ospitata dal Teatro Ciak di via Cassia e sta ottenendo un ottimo favore di pubblico che arriva da tutta la capitale.

L’ultimo spettacolo in cartellone fino al prossimo 19 febbraio ospita un classico del gotico noir scritto nel 1886 da Robert Louis Stevenson, tradotto, adattato e diretto da Matteo Tarasco, e cioè:

Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr. Hyde.

Dal primo istante lo spettatore si ritrova catapultato nell’atmosfera cupa della storia grazie ad un nebuloso vicolo di Londra che fa presagire da solo lo svolgersi di eventi spaventosi. Un’ombra furtiva che rivela una specie di ratto enorme in fuga inchioda la platea alla poltrona fino a che le urla si aprono svelando uno studio avvolto nel buio e schiarito solo da qualche candela sparsa qua e là. Su di una poltrona di pelle rimugina un Ruben Rigillo assai credibile nelle vesti ottocentesche del dottor Jekyll.

Chi conosce la storia intuisce il tormento del medico alle prese con il malvagio alter ego, scovato nei meandri più nascosti della propria coscienza: una storia che conduce inesorabilmente alla riflessione sulla natura umana e soprattutto sulla seduzione del male.

Le due facce della stessa medaglia, Dr. Jekyll e Mr. Hyde, bene e male, convivono nell’animo di tutti noi e soltanto il libero arbitrio determina l’esito dell’esistenza stessa.

Sul palco il protagonista non è solo, il suo destino si intreccia con quello della nuova e giovane domestica Mary, interpretata da Linda Manganelli e con quello degli amici di sempre : i colleghi medici e l’avvocato Utterson, che nella versione romanzata è colui che racconta la storia, ossia Giovanni Carta, Enrico Ottaviano e Amedeo D’Amico.

In un turbinio di eventi che si susseguono, rendendo molto dinamico il racconto diviso tra notte e giorno, tra Jekyll e Hyde, si annunciano atroci delitti e si cercano disperate vie d’uscita .

Tutto il cast è compreso nelle vicende oscure e si alterna secondo un ritmo incalzante ben orchestrato da Tarasco che nella regia è assolutamente sostenuto dalla scenografia realisticamente inquietante di Francesco Ghisu e dalle musiche coinvolgenti di Stefano Mainetti.

Insomma lo spettacolo è sinceramente all’altezza del titolo e chi ha voglia di evadere dalla quotidianità troverà nelle due ore trascorse in sala la soddisfazione che cercava.

About Post Author

Roberta Beta

Roberta Beta è diventata personaggio pubblico nel 2000 grazie alla sua partecipazione alla prima edizione del padre di tutti i reality show IL GRANDE FRATELLO. È giornalista, speaker radiofonica e opinionista televisiva. Cos'è Fattore Beta? https://bit.ly/3LngFd4
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