Nico “Lopez” Bruchi tra i protagonisti del Vespa World Days 2024

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Dal 18 al 21 aprile, Pontedera ha ospitato i Vespa World Days 2024, il raduno annuale che ha coinvolto Vespisti da 54 paesi ed oltre 8.000 partecipanti. L’evento, che celebra la storia della Vespa, ha ospitato oltre 100 attività culturali ed enogastronomiche.

I Vespa World Days 2024, che hanno festeggiato il 70° anniversario, hanno coinvolto Nico “Lopez” Bruchi, noto artista urbano, che ha realizzato due murales ed un’installazione dedicati al mito della Vespa ed al suo creatore, Corradino D’Ascanio.

Nato e cresciuto a Volterra, Bruchi è noto per la sua costante attenzione ai valori sociali ed ambientali, che si riflettono nelle sue opere attraverso una critica costruttiva della società contemporanea. La sua arte non si limita solo alle pareti delle città, ma si estende anche ad installazioni e progetti di riqualificazione urbana, come la recente riqualificazione della Casa Circondariale di Pistoia, realizzata con l’aiuto dei detenuti. Nico, considerato tra gli ideatori dell’arte sociale, ha guadagnato una notevole reputazione in ambito artistico, esponendo sia in Italia che all’estero. Per celebrare i Vespa World Days, Bruchi ha voluto omaggiare il progettista della celebre Vespa Piaggio, Corradino D’Ascanio, con un murales presso lo Spazio Stella Azzurra-Magazzini Comunali.

Nico, hai scelto di omaggiare Corradino D’Ascanio, l’ingegnere celebre per le numerose innovazioni, attraverso la raffigurazione di un rullino fotografico con impressi i tre momenti significativi nella sua vita. Ce lo vuoi illustrare?

La prima diapositiva mostra D’Ascanio immerso in un pensiero profondo, con una Vespa posata sui suoi progetti a simboleggiare il suo genio ed intuizione, mentre la seconda diapositiva celebra la realizzazione della Vespa, il successo di un’idea rivoluzionaria. La terza diapositiva ritrae il sogno di Corradino di diventare famoso per l’elicottero, anche se alla fine è stata l’iconica Vespa a trasformarlo in uno degli ingegneri più importanti del Novecento.

Il secondo murales si trova presso il CREC, l’ex dopo lavoro all’interno del Villaggio Piaggio: qui hai scelto di rappresentare il lavoro degli operai della catena di montaggio della Piaggio in modo completamente metaforico.

Al Crec ho scelto di rendere omaggio al lavoro degli operai della Piaggio con una metafora della loro laboriosa attività sulla catena di montaggio. Li ho ritratti come api e vespe, due insetti solitamente distanti, ma che in questa rappresentazione collaborano per la creazione di un tipo di vita lavorativa ed un tessuto sociale comune o comunque comunitario.

Cosa ne pensi della scelta di festeggiare il 70° anniversario a Pontedera, patria della Vespa?

Pontedera, dal mio punto di vista, rappresenta una città esemplare per l’accoglienza perché convivono persone provenienti da ogni angolo del globo e, personalmente, è stata la città che mi ha accolto nel 2003. Qui a Pontedera ho iniziato il mio percorso di graffitista. Nel 2003, i murales erano ancora considerati illegali ma il Comune di Pontedera già offriva spazi legali per permettere a molte persone di dipingere. Dopo di che, il Comune ha anche stanziato fondi per organizzare alcune delle convention più importanti della Toscana, che hanno attirato persone da tutto il mondo per otto anni consecutivi. Questi eventi hanno contribuito a far emergere le stelle del mondo dei graffiti. Pontedera è sempre stata avanguardista ed inclusiva. Nel mondo questa città è sempre stata conosciuta per la Vespa, quindi mi sembra una gran cosa vedere che oggi Pontedera attrae visitatori da ogni parte del mondo, contribuendo così a promuovere il turismo e a far conoscere la città.

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