FATTORE BETA | PIPPI CALZELUNGHE

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L’Epifania, si sa, tutte le feste si porta via e con le feste stanno per finire anche i meravigliosi spettacoli che ci hanno accompagnato in questi giorni.

Tuttavia resta ancora del tempo a chi vuole approfittarne, specialmente a chi ha dei bambini. Suggerisco quindi uno spettacolo che ha riscosso molto successo a teatro ma soprattutto in televisione negli Anni70, anni in cui anche chi scrive era una bambina.

La protagonista delle avventure riproposte incredibilmente sul palco del teatro Olimpico di Roma fino all’8 gennaio, è una ragazzina dai capelli rossi raccolti in due simpatiche trecce rigide e risponde al nome di Pippi Calzelunghe.

Questo musical nasce dalla verve del grande Gigi Proietti, indimenticabile istrione del teatro e della commedia italiani e dall’amore per la sua compagna di sempre Sagitta Alter, svedese, che ha tradotto e riadattato il testo per il teatro italiano insieme alla figlia Carlotta Proietti.

Ma c’è anche un’altra Proietti nel cast, non di scena ma fuori, ed è Susanna, la figlia che ha collaborato al progetto di famiglia curandone scene e costumi coloratissimi che trasportano chi come me è legato alla tradizione televisiva in bianco e nero nel perfetto mondo caleidoscopico di Pippi.

La direzione artistica di Nicola Piovani non ha voluto rinunciare alle note della famosa canzone che tutti conosciamo e cantiamo, soprattutto alla fine dello spettacolo e ciò che più stupisce sono i bimbi che cantano, davvero in tanti, appassionati di questa eroina del secolo scorso.

Sono i protagonisti della generazione Z che nonostante la tecnologia ma dobbiamo dire anche grazie ad essa e alle piattaforme, ha conosciuto la nostra Pippi e se ne è appassionata considerato che Pippi è senza tempo anche perché ai miei tempi era già anzi tempo.

Scusate il gioco di parole ma probabilmente la creatura di Astrid Lindgren è la prima a voler rompere gli schemi facendosi accettare da grandi e piccini. Sembra impossibile tradurre le avventure scritte e quelle televisive a teatro invece l’abilità del regista Fabrizio Angelini trasforma ogni parola in azione e ogni azione in una reazione positiva.

Si ride tanto a teatro, ridono i grandi ma anche i piccini anche per merito degli attori tra cui spiccano, oltre ovviamente alla protagonista, Margherita Rebeggiani, la bravissima Antonella Civale nei panni della signorina Taccola, e Roberto Fazioli, barba e capelli lunghissimi da perfetto svedese, in quelli del Capitano Calzelunghe, il papà di Pippi.

Tra le tante presenze sul palco, dentro e fuori la casa, Villa Viilacolle, ricca di trovate sceniche e passaggi segreti degni di un parco di divertimenti, c’è una sorpresa che non svelerò ma che scoprirete all’inizio del racconto e vi farà rimanere sbalorditi proprio come tutti i piccoli presenti, perché anche gli adulti un tempo sono stati bambini e dentro lo saranno per sempre.

About Post Author

Roberta Beta

Roberta Beta è diventata personaggio pubblico nel 2000 grazie alla sua partecipazione alla prima edizione del padre di tutti i reality show IL GRANDE FRATELLO. È giornalista, speaker radiofonica e opinionista televisiva. Cos'è Fattore Beta? https://bit.ly/3LngFd4
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