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Il Titolo Bravo! rafforza il significato di una parola che dovrebbe essere usata molto di più nella nostra quotidianità e cultura da chiunque.
Bravo! è riconoscimento, apprezzamento, accompagna in tutto il mondo l’applauso alla fine della performance dell’artista, ma è anche e soprattutto un incoraggiamento alla riuscita, soprattutto quando si fatica a raggiungere il risultato.
In più di trent’anni di carriera come Étoile del Teatro alla Scala, danzando sui palcoscenici del mondo, i molti Bravo! del pubblico mi hanno incitato, accompagnato, gratificato, ma sono i BRAVO! dei grandi Maestri d’Arte, con cui ho avuto il privilegio di lavorare, da: Zeffirelli, a Nureyev, da Ronconi, a Carla Fracci solo per citarne alcuni, che hanno cambiato la mia vita per sempre. Quelli che mi hanno fatto imparare davvero!
Ricordo Nureyev, quando ancora vent’enne ero andata per imparare la sua difficilissima coreografia di Don Chisciotte all’Operà di Parigi; dopo avermi fatto fare e rifare mille volte un passaggio arduo o impossibile… alla fine esplodeva: “Ecco Così BRAVO!” parola internazionale in Russo come in Francese o in Inglese! Quell’incitamento, quel riconoscimento, quella validazione, sono stati la vera forza, per continuare per applicarsi a fondo, per farcela, per non mollare mai. I Bravo! ti spingono a migliorare sempre per raggiungere l’eccellenza, sono certamente di valore per ognuno, soprattutto a partire dall’infanzia.
Per questo nel 2007 al culmine della carriera, ho annunciato d’improvviso il mio addio alla danza, perché: “I bambini di oggi, sono la civiltà di domani! Ed è Ora di pensare oltre”. Desidero che le nuove generazioni abbiano le stesse opportunità della qualità educativa e formativa che ho avuto io, che abbiamo avuto noi; che oggi appaiono rari privilegi. Da allora ho dato vita a una sfida umanitaria, più grande ancora di quella artistica; oggi come Presidente di Fondazione Culturale PENSARE oltre>>. lavoro con un team di eccellenze tra filosofi, grandi artisti, pedagogisti e insegnanti, per diffondere un nuovo pensiero educativo pratico e applicato: Maestri d’Arte per l’Infanzia>> che con Bravo! abbraccia anche il mondo digitale e on line, nella famiglia come nella scuola, raggiungendo e offrendo a chiunque, un’esperienza creativa, interattiva e partecipata della Bellezza, dove grandi artisti Maestri d’Arte, proprio come si faceva alla Bottega del Maestro d’Arte nel Rinascimento, giocano ad imparare insieme ai piccoli, trasferendo grazie al Fare Arte, anche gli apprendimenti fondamentali: leggere, scrivere, far di conto.
Desidero che Bravo! sia la prima parola del genitore che desidera educare, del Maestro a scuola che desidera insegnare con successo, del superiore al lavoro che si relazione con i colleghi. Bravo! dovrebbe accompagnare il nostro agire comune, alla base di un pensiero premiante verso l’altro, un riconoscimento al suo merito e talento. Una parola che è messaggio, che può cambiare la vita di un bambino, la storia di un uomo e perché no il futuro di una società di una cultura.
