FATTORE BETA | ESCHER

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La mostra che è stata inaugurata a Palazzo Bonaparte in Roma alla fine di ottobre è probabilmente la più importante retrospettiva di un artista europeo e contemporaneo il quale, grazie al Gruppo Arthemisia che lo ha presentato al grande pubblico dieci anni fa,  è ben presto diventato un beniamino degli appassionati oltre che di arte anche di matematica e  design.

Sto parlando di Maurits Cornelius Escher, olandese che, come molti artisti, ha vissuto per un lungo periodo nella Città Eterna. È proprio in occasione dei cento anni dall’inizio del soggiorno romano di Escher che l’incisore torna con questo evento eccezionale a presentare al pubblico, oltre ai suoi capolavori più celebri,  numerose opere mai esposte prima.

Le opere di Escher vanno osservate da vicino e con grande attenzione perché il colpo d’occhio si differenza moltissimo dal dettaglio tanto che, proprio attraverso una accurata e attenta osservazione, parte la sfida con il visitatore. Famosissime sono le scale di Escher che si intersecano mettendo a dura prova chi guarda l’opera del 1953 intitolata : La Relatività , e quella del 1960 : Salire e Scendere per non parlare dell’immensa Metamorfosi II realizzata tra il 1939 e il 1940 dove uno scacco diventa scacchiera che diventa torre di una fortezza che a sua volta si dissolve in una composizione geometrica che si trasforma in forme sempre più simili ai volatili i quali si intersecano con dei pesci in un crescendo di stupore ed incanto.

La mostra è, come la maggior parte delle esposizioni curate da Arthemisia, immersiva e adatta ad un pubblico assolutamente trasversale ed eterogeneo, non solo per la tipologia di opere esposte ma anche per tutte le possibilità di interazione con le stesse, ovviamente quelle delle installazioni a disposizione sono repliche, grazie a cui si possono realizzare selfie e video che ci vedono parte integrante del quadro.

Ad impreziosire il percorso espositivo si trova addirittura la ricostruzione dello studio che il Maestro aveva a Baarn, in Olanda, dove sono esposti i vari strumenti originali da lui utilizzati insieme al cavalletto portatile che lo accompagnava nel suo peregrinare in Italia. La mostra Escher rientra inoltre nel progetto “L’Arte nella Solidarietà “ realizzato con Komen Italia , charity partner dell’evento tanto che una parte degli incassi provenienti dalla vendita dei biglietti di ingresso alla mostra, verrà  devoluta da Arthemisia per la realizzazione di progetti specifici di tutela della salute delle donne.

Per informazioni, visite guidate e percorsi didattici per i più piccoli visitare il sito: www.mostraescher.it

About Post Author

Roberta Beta

Roberta Beta è diventata personaggio pubblico nel 2000 grazie alla sua partecipazione alla prima edizione del padre di tutti i reality show IL GRANDE FRATELLO. È giornalista, speaker radiofonica e opinionista televisiva. Cos'è Fattore Beta? https://bit.ly/3LngFd4
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